Storie sociali: Cosa sono e come possono aiutare il tuo bambino/a

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Educare e aiutare un bambino o una bambina con disturbi dello spettro autistico o altre difficoltà di apprendimento può essere complesso. Ogni giorno, genitori e caregiver si trovano di fronte alla sfida di rendere più comprensibili le situazioni sociali e le routine quotidiane, adattandole alle capacità e ai bisogni specifici dei propri figli/e. Un supporto prezioso in questo percorso sono le storie sociali, uno strumento educativo pensato per semplificare l’apprendimento di abilità sociali e comunicative. Vediamo insieme cosa sono le storie sociali, come funzionano, e come possono fare la differenza per il tuo bambino.

Cosa sono le storie sociali?

Le storie sociali sono brevi racconti strutturati che descrivono situazioni sociali specifiche e forniscono una guida su come affrontarle. Sono state ideate dalla dottoressa Carol Gray negli anni '90 con l’obiettivo di aiutare i bambini autistici a comprendere e a gestire meglio le interazioni sociali. La struttura delle storie sociali è semplice e chiara, composta di frasi e immagini che spiegano i contesti in modo diretto, descrivendo comportamenti appropriati e risposte adeguate. Queste storie permettono ai bambini e alle bambine di capire meglio situazioni che potrebbero risultare difficili, come condividere, attendere il proprio turno o gestire le emozioni.

Come funzionano le storie sociali?

Le storie sociali funzionano come un “manuale” di comportamento sociale. Le storie sociali sono composte da frasi chiare e semplici che hanno caratteristiche e funzioni specifiche:

- Descrittive: spiegano ciò che sta accadendo, senza aggiungere giudizi o commenti personali.
- Direttive: suggeriscono le azioni che il bambino potrebbe fare, fornendo una guida su come comportarsi.
- Prospettiche: mostrano le reazioni emotive di altri, aiutando a sviluppare empatia e consapevolezza sociale.
- Affermative: riaffermano le norme sociali, favorendo la sicurezza e la fiducia.
Esempio: una storia sociale per “attendere il proprio turno” potrebbe descrivere una scena in cui il bambino aspetta in fila al supermercato. La storia spiegherebbe perché aspettare è importante, cosa fare durante l’attesa (come contare fino a 10 o respirare profondamente), e come le altre persone si sentono quando ognuno rispetta il proprio turno.

Perché le storie sociali sono utili per i bambini con autismo e altre difficoltà di apprendimento?

I bambini autistici, e quelli con altre difficoltà di apprendimento, spesso faticano a comprendere le norme sociali non esplicite o le aspettative implicite. Le storie sociali aiutano a ridurre l’ansia e a migliorare la comprensione del comportamento sociale, poiché:

- Rendono prevedibili le situazioni: sapere cosa aspettarsi aiuta il bambino/a a sentirsi più sicuro.
- Facilitano la comprensione delle emozioni: le storie permettono di vedere come gli altri si sentono e come reagiscono, aiutando a sviluppare empatia.
- Promuovono l’autonomia: comprendere come agire in situazioni specifiche aiuta il bambino a gestirle autonomamente.
- Supportano la gestione delle emozioni: le storie offrono strategie per affrontare emozioni forti, come la rabbia o la frustrazione.

Benefici quotidiani delle storie sociali

L’utilizzo delle storie sociali nella vita quotidiana apporta numerosi benefici, sia per il bambino che per il genitore. Questi includono:

- Miglioramento del comportamento sociale: i bambini apprendono come agire in contesti diversi, migliorando la loro integrazione sociale.
- Incremento dell’autonomia: conoscere le regole sociali e le aspettative li rende più sicuri e indipendenti.
- Riduzione dell’ansia: le situazioni sociali diventano meno intimidatorie grazie a spiegazioni chiare e rassicuranti.
- Supporto alla comunicazione: le storie sociali rendono le dinamiche sociali più comprensibili e facili da gestire, migliorando l’interazione con gli altri.

Cosa rende realmente le storie sociali efficaci?

Le storie sociali diventano realmente efficaci quando sono progettate per rispondere alle esigenze cognitive e sensoriali uniche di ogni bambino. La personalizzazione dei contenuti consente di adattare nomi, situazioni e linguaggio per garantire maggiore comprensione e coinvolgimento. Il formato visivo, con immagini, simboli e colori chiari, è pensato per essere flessibile e inclusivo, rispondendo a diversi livelli di attenzione e sensibilità. Questo approccio permette alle storie di diventare uno strumento su misura, capace di migliorare la comunicazione, le routine e la sicurezza del bambino nel proprio ambiente.

Esempi pratici di storie sociali per la routine quotidiana

Ecco alcuni esempi di situazioni quotidiane in cui le storie sociali possono essere di grande aiuto e consigli su come applicarle a casa.

1. Gestire l’igiene personale (lavarsi le mani)
Spesso i bambini con autismo trovano difficile seguire una routine di igiene. Una storia sociale può spiegare come e perché è importante lavarsi le mani. Ad esempio, può descrivere quando lavarsi le mani (come prima di mangiare), spiegare i passi da seguire (aprire il rubinetto, insaponare, strofinare) e infine mostrare le persone che fanno la stessa cosa per mantenersi sani e sicuri.

Beneficio: aiuta il bambino a comprendere l’importanza dell’igiene in modo semplice e visivo, rendendola parte della routine.

 

2. Fare amicizia
Molti bambini trovano difficile iniziare una conversazione o fare amicizia. Una storia sociale può mostrare il processo: come salutare, fare domande semplici (“Cosa ti piace fare?”), e come reagire se qualcuno vuole giocare insieme. Questo tipo di storie aiuta a rendere meno spaventoso l’approccio agli altri, mostrando piccoli passi che il bambino può seguire.

Beneficio: Favorisce la socializzazione e riduce l’ansia associata agli incontri con coetanei.

 

3. Gestire le emozioni (gestire l'ansia)
Una storia sociale potrebbe spiegare cosa fare quando ci si sente ansiosi, come riconoscere i segnali del corpo (respirazione veloce, sensazione di calore) e proporre tecniche di rilassamento come il conteggio o la respirazione profonda. In questo modo, il bambino impara strategie per autoregolarsi in momenti di stress.

Beneficio: Rende accessibili strategie di gestione dell'ansia, aiutando il bambino a sentirsi più sicuro e in controllo delle sue emozioni.

 

4. Affrontare il cambiamento
Una storia sociale può preparare il bambino a un cambiamento, come l’inizio della scuola o una visita medica. La storia descrive cosa accadrà, chi incontrerà e cosa farà, aiutandolo a sentirsi più a suo agio. Questo può fare la differenza quando il cambiamento suscita in lui ansia o incertezza.

Beneficio: aiuta a ridurre la paura del cambiamento, rendendo nuove esperienze più prevedibili e gestibili.

Come iniziare con le storie sociali?

Utilizzare le storie sociali è semplice e non richiede competenze particolari. Puoi crearle tu stesso, scegliendo temi rilevanti per tuo figlio o tua figlia, oppure puoi utilizzare risorse già esistenti (ricorda sempre di personalizzare i contenuti della storia sociale per renderla realmente efficace per le esigenze di tuo figlio o tua figlia). La chiave è mantenere il linguaggio semplice e chiaro, assicurandoti che le immagini siano rilevanti e attrattive per il bambino/a.

In conclusione, le storie sociali sono uno strumento potente e pratico per aiutare i bambini/e a sviluppare abilità sociali e a sentirsi più a proprio agio nelle interazioni quotidiane. Grazie alla loro flessibilità e semplicità, permettono a genitori e caregiver di supportare i bambini nel comprendere meglio il mondo che li circonda. Prova a leggerle e inserirle nelle routine quotidiane e scopri come possono fare la differenza nel percorso educativo di tuo figlio o tua figlia!

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